Ciclovia del Garda: impatto paesaggistico e ambientale incompatibile con la bellezza dei luoghi
NON COSÌ PERCHE’ il Lago di Garda, di eccezionale valore naturalistico e di straordinaria bellezza, vedrà molte sue spiagge lastricate e le falesie del trentino violentate da passerelle sospese. Per le molteplici criticità del progetto, chiediamo alle tre regioni che circondano il lago di ripensarci
Chiediamo al Presidente della Repubblica, al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ai Presidenti della Regione Lombardia, della Regione Veneto, della Provincia di Trento e della Comunità del Garda di SOSPENDERE questo progetto della Ciclovia del Garda che dovrebbe svilupparsi per circa 150 km lungo le coste del Lago con un costo preventivato di 344 milioni (di cui per ora solo 46 milioni finanziati a livello nazionale e 65 milioni dalla Provincia di Trento, per il solo tratto di 9 km da Riva a Limone dul Garda che costerà circa 7,2 milioni al km. La ciclovia turistica è una pista ciclopedonale che per rispettare le norme europee deve essere praticamente in piano, essere larga in media 3,5 metri, avere sede propria, segnaletica e punti di sosta. Il progetto della ciclovia mostra molte criticità: -prevede passerelle a lago su pareti di straordinario pregio, ancorate alla roccia alterando irreversibilmente lo stato dei versanti o costruite con palificate nel lago, con tratti in fregio alle spiagge, interferendo con Siti Natura 2000 e aree protette, o in prossimità di sistemi di ville, alberghi, giardini storici e limonaie, con un forte impatto paesaggistico e naturalistico; -le passerelle sospese a lago risultano incompatibili con lo stato dei luoghi, creando un grave danno anche al prezioso e delicato ecosistema del Garda e non garantiscono la futura sicurezza del percorso, data l’alta e continua franosità dei pendii; la ciclovia compromette la fruibilità dei centri storici che attraversa; il progetto non ha considerato i numerosi percorsi ciclabili esistenti che potevano essere coinvolti, senza prevedere una nuova ciclovia; il progetto non risulta coordinato tra le diverse Regioni e prevede tipologie, tecniche e materiali assai diversificati e non sostenibili; l’uso promiscuo di pedoni e ciclisti comporta alti rischi per entrambi, aggravati dalla vicinanza e dai numerosi attraversamenti delle ultra trafficate Gardesana Occidentale e Orientale; la ciclovia del Garda interferirà con la viabilità automobilistica gardesana, congestionandola ulteriormente, aumentando i rischi generali Si chiede di FERMARE questo progetto invasivo che comporterà elevatissime spese di manutenzione di cui si dovranno far carico gli enti locali. Si chiede inoltre di POTENZIARE nell’alto Garda la navigazione pubblica – come previsto dalle normative ministeriali – per sostituire i tratti ancorati alle rocce incentivando una mobilità sostenibile.