Basta corruzione, è la vera rovina del nostro tempo
La corruzione è il vero cancro di questo paese. A mio avviso è persino più grave dell'evasione fiscale perché viene perpetrata dalle classi dirigenti e politiche che sono quelle che dovrebbero dare il buon esempio e blocca il flusso virtuoso tra quanto si contribuisce e quanto si riceve in cambio
La corruzione è una vera piaga ed è un vero schiaffo in faccia a chi contribuisce, quotidianamente, alla collettività pagando le tasse e mina la voglia dei cittadini onesti di pagarle perché non viene percepito il ritorno del proprio contributo.
I soldi pubblici devono essere considerati sacri e non si può più tollerare che qualcuno li utilizzi per propri fini in molti casi mettendo a rischio la collettività con opere incomplete e/o completate male. Ma soprattutto non è possibile che il corrotto ed il corruttore non paghino mai perché nel tempo le responsabilità annegano nel fiume dei ricordi.
Quello che propongo è:
1) collegare la responsabilità di un’opera pubblica al politico che l’ha proposta ed ottenuta anche oltre il termine del proprio mandato; se l’opera non sarà compiuta entro termini e costi previsti e con la qualità richiesta, la responsabilità ricadrà su quel politico che ne dovrà pagare le conseguenze non potendo più ricandidarsi.
2) assegnare un “rate” di corruzione a tutti i gruppi/partiti politici; questo rate dovrà essere reso pubblico ed evidente ad ogni tornata elettorale; il rate andrà a peggiorare qualora ogni soggetto appartenente al gruppo/partito politico sarà trovato a corrompere o ad essere corrotto. In questo modo dovrà essere il gruppo/partito stesso ad avere l’interesse diretto di controllare i propri componenti scongiurando in tutti i modi comportamenti fraudolenti.
3) qualora l’evento corruttivo abbia conseguenze sulla qualità di opere pubbliche mettendo a rischio la sicurezza della collettività, il politico/amministratore oltre a pagarne le dovute conseguenze penali dovrà essere escluso vita natural durante da qualsiasi ruolo pubblico, politico e di dirigenza amministrativa.
Tali regole dovranno essere estese a tutte le operazioni di interesse pubblico, come gare d’appalto e/o concorsi pubblici oltre che alle opere civili.
Chiaramente mi dovrei rivolgere al governo per questa petizione, ma come affermava Giordano Bruno “Chiedere al potere di riformare il potere. Che ingenuità!”, temo sia del tutto inutile. Quindi mi rivolgo ai cittadini tutti che, firmando la petizione, possano avviare un vero processo di sensibilizzazione popolare al tema e, perché no, arrivare ad un referendum propositivo.
Corruzione
