L’IVA sulle accise delle bollette delle utilità va eliminata poiché è una tassa su una tassa e, se non erro, non è legale. Tutti i ricorsi ai giudici di pace hanno come risultato il rimborso da parte del gestore dell’IVA pagata per le accise.

Tali sentenze ora devono diventare legge. La proposta riguarda tutti gli italiani, persone fisiche e giuridiche, che pagano le bollette di gas, elettricità, acqua, ecc. Avrebbero il vantaggio di vedersi ridurre (anche se di poco) le spese per le utenze e avrebbero fatta giustizia, poiché ora stanno pagando una tassa su altre tasse, procedura non ammessa dalla legge (o dalla costituzione, o da entrambe).

È una questione mai risolta finora, poiché andrebbe ad intaccare non solo gli introiti delle aziende che erogano le utilità, ma imporrebbe loro un costo una tantum per aggiornare i software di fatturazione.

Ma se tutte le sentenze dei giudici di pace hanno dato ragione ai ricorrenti, imponendo il rimborso dell’IVA calcolata sulle accise, come mai nessuno impone per legge di eliminare dalle bollette questa evidente pratica illegale?

Ritengo necessario alzare la voce e portare al legislatore una proposta di legge che preveda un rimborso dell’IVA impropriamente addebitata negli ultimi cinque anni ad ogni utenza e che obblighi le aziende gestore delle utilità ad eliminare nelle fatture le accise dal calcolo dell’IVA.