Destinatari
Governo italiano e Parlamento Italiano
Scala
Nazionale
Basta armi italiane ai paesi in guerra
Pubblicata il 08/09/25
L’Italia continua a non rispettare la legge 185/1990 ed esporta armi a Israele e ad altri Paesi in guerra. Nel 2024 l’export verso Tel Aviv è stato pari a “armi e munizioni” per circa 5.8 milioni, dei quali solo l’11% viene indicato nella sottocategoria “armi non letali” , “parti e accessori” e “bombe, granate e siluri” . Armi, droni e radar, ma anche pc industriali, lettori ottici e dispositivi per l’intelligenza artificiale sempre più centrale nelle operazioni militari dell’Idf che hanno causato dal 7 ottobre oltre 60mila vittime innocenti. Ma non c’è solo Israele. Secondo la Relazione Uama (Unità per l’autorizzazione dei materiali d’armamento), nel 2024 l’Italia ha venduto più armi rispetto al 2023 anche a Paesi come Egitto, Qatar, Emirati Arabi e Arabia saudita. E poi c’è l’Ucraina: dal 2022 l’Italia cede a Kiev una serie di armamenti secretati per decreto, l’Ucraina acquista anche “sistemi d’arma di calibro superiore ai 12,7 mm”, “munizioni”, “apparecchiature per la direzione del tiro” e “veicoli terrestri” per 222 milioni.
Secondo il governo Meloni, in tutti questi casi i contratti sarebbero precedenti e già in essere e non prevederebbero forniture letali, come richiesto dalla legge 185 del 1990 su esportazione, importazione e transito di materiali di armamento. Chiediamo al governo che la legge venga applicata senza escamotage e in piena trasparenza, e che la stessa legge 185/1990 non venga riscritta – come sta tentando invece di fare l’esecutivo – per colpire ancora di più la trasparenza e quindi la consapevolezza di noi cittadini. In questo ci uniamo alla proposta sottoscritta dalla Rete italiana pace e disarmo: https://retepacedisarmo.org/petizione-legge185
Secondo il governo Meloni, in tutti questi casi i contratti sarebbero precedenti e già in essere e non prevederebbero forniture letali, come richiesto dalla legge 185 del 1990 su esportazione, importazione e transito di materiali di armamento. Chiediamo al governo che la legge venga applicata senza escamotage e in piena trasparenza, e che la stessa legge 185/1990 non venga riscritta – come sta tentando invece di fare l’esecutivo – per colpire ancora di più la trasparenza e quindi la consapevolezza di noi cittadini. In questo ci uniamo alla proposta sottoscritta dalla Rete italiana pace e disarmo: https://retepacedisarmo.org/petizione-legge185