Il caregiver familiare h24 va riconosciuto come lavoratore
Destinatari
Governo italiano e Parlamento italiano
Scala
Nazionale

Il caregiver familiare h24 va riconosciuto come lavoratore

Petizione lanciata da
avatar
Alessandra Corradi
Pubblicata il 04/11/25

In Italia chi assiste un proprio familiare convivente, h 24, non è riconosciuto né sostenuto. Si ritrova solo, povero ( abbandona il lavoro per assistere), a rischio depressione. La legge è attesa da 30 anni, da 15 ci lavorano in parlamento

La petizione è dedicata a quanti vivono la situazione di assistere un proprio familiare non autosufficiente senza avere mezzi economici sufficienti per vivere, che non possono fare un lavoro stipendiato a causa del lavoro di assistenza, che sono senza sostegno da parte dei servizi (che non esistono e non sono organizzati).

Chi vive questa situazione è destinato a logorarsi psico-fisicamente e ha un’aspettativa di vita inferiore di ben 17 anni rispetto alla media. Ottenere il riconoscimento come lavoratore darebbe sollievo in primis perché il caregiver familiare sarebbe finalmente autonomo e avrebbe quelle garanzie di base che sono i diritti di ogni essere umano e cioè i soldi per mantenersi, curarsi se si ammala, riposare e andare poi in pensione. Attualmente il caregiver familiare H24 è in perenne stato di ansia a rischio burn out, non ha nessuno che lo sostituisca, non si cura o si cura in maniera inadeguata, si deve ingegnare a vivere con pochissimi soldi spesso quelli dell’assegno mensile del suo assistito. Infine il caregiver familiare è soggetto a quel fenomeno tremendo dell’omicidio- suicidio che in Italia è liquidato banalmente come “gesto disperato”.

Illustrare ai politici la seria condizione in cui versano i caregiver familiari e rivendicare la necessità che siano riconosciuti come lavoratori quali effettivamente sono è molto difficile: tuttora in parlamento nonostante ben 19 disegni di legge tra Camera e Senato giacenti e una commissione dedicata (la XII alla Camera) che ha iniziato i lavori nell’autunno del 2022, ancora non esiste un testo unico né, cosa ancora più grave, è stata individuata la platea, cioè scavalcando la definizione giuridica ( comma 255 L. 205/2017) si teorizza di caregiver “prevalente” addirittura non convivente.

Inoltre questo Governo ha escluso dai lavori per la legge le pochissime associazioni rappresentative di categoria, ammettendo invece le associazioni di colf e badanti o associazioni di patologie rare che nulla hanno a che fare con il destinatario reale della legge. È importante sottoscrivere questa petizione per dare voce a chi davvero si prende cura, gratuitamente e senza aiuti statali, di un proprio caro non autosufficiente, per ottenere il riconoscimento che gli compete e finalmente la dignità. Pare che in base al diktat della ministra Locatelli, la legge debba essere pronta per dicembre 2025 perciò, se è vero, il tempo stringe e i diritti dei caregiver familiari non possono essere ancora calpestati

Link alla petizione copiato