Dieci domande al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Firmate insieme a noi
Destinatario
Presidente Regione Lombardia Attilio Fontana
Scala
Nazionale

Dieci domande al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Firmate insieme a noi

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Luciano Pilotti
Pubblicata il 13/12/23

Stimolare la politica ad agire con un "fare civico, inclusivo e coinvolgente" capace di accrescere la consapevolezza dello stare insieme, riducendo diseguaglianze di accesso alle risorse e mobilitando la partecipazione dei cittadini alla vita civica per co-progettare un futuro possibile.

Marco Vitale, Guido Viale, Lucia Tozzi, Veronica Dini, Luca Beltrami Gadola, Giancarlo Consonni, Stefano levi Della Torre, Gianni Scudo, Graziella Tonon, Luciano Pilotti, Giuseppe Longhi, Paolo Deganello, Emilio Battisti, Luca Bergo.

1 – Nel 2019 Woody Allen ha detto: «Mi spiace che sia sparita la classe media. Manhattan oggi è divisa tra ricconi e chi lotta per una vita dignitosa». È questo il modello che Lei ha in mente per Milano e le città lombarde?

2 – Sulla questione abitativa ha dichiarato «II caro affitti è un’emergenza, serve risposta forte. Occorrono più abitazioni anche coinvolgendo banche e fondazioni». Non crede invece che la Regione debba impegnarsi a realizzare case popolari per i cittadini che non possono pagare affitti spropositati?

3 -Antonio Pigafetta, nel suo Il primo viaggio intorno al mondo” (resoconto della prima circumnavigazione della Terra guidata da Magellano) scrive: «Qui vicino, su certe montagne della terraferma, vive un popolo che uccide i genitori quando si fanno vecchi, perché così non si affannano più».
In Lombardia, liste d’attesa interminabili e agende inaccessibili non stanno riservando lo stesso destino a molti anziani?

4 – Lei sostiene che “Il modello lombardo della sanità funziona anche grazie alla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Ma quale suggerimento potrebbe formulare per allentare la pressione della politica sul Sistema Sanitario lombardo che grazie, prima a CL e poi alla Lega, è diventata asfissiante e pericolosa?

5 – Sui trasporti pubblici ha affermato: «La rete ferroviaria in Lombardia è assolutamente obsoleta e se non si interviene rapidamente la situazione non può che peggiorare».
Perché, pur avendo il pieno controllo di FNM, non interviene e non riesce a far funzionare la rete regionale?

6 – Lo scorso maggio si è recato a Bruxelles per convincere a non abbassare le soglie di tolleranza dei principali inquinanti atmosferici, sostenendo che il Lombardia si è già fatto abbastanza.
Ma cosa ha fatto per ridurre le 650.000 auto che ogni giorno si riversano sul capoluogo provocando una catastrofe ecologica quotidiana?

7 – Sul clima che cambia ha detto che «i discorsi sul cambiamento climatico non vanno ideologizzati».
Ma come pensa di far fronte al climate change senza proteggere la bio-capacità della regione e abbattere l’impronta ecologica dei lombardi più agiati, che è la massima del Paese?

8- Sul consumo di suolo Lei ha dichiarato: «Dobbiamo … affermare un nuovo legame tra uomo e natura, lontano da obiettivi ideologici e demagogici…».
Come mai nel 2020 la Lombardia ha registrato il più alto consumo di suolo agricolo e nel 2022 ha distrutto irrimediabilmente 883 ettari?

9 – Quattro anni fa, sulla gestione del territorio ha sentenziato: «Solo il concreto lavoro di squadra potrà dare impulso a una nuova stagione di pianificazione territoriale ed urbanistica…».
La legge regionale 12/2005 ha quasi vent’anni. Cosa aspetta ad approvarne una nuova in cui trovino posto le politiche di sviluppo sostenibile, di rigenerazione e di tutela del suolo non edificato?

10 – Sul federalismo Lei si è rallegrato: «Finalmente è partito il percorso sull’autonomia differenziata per migliorare il funzionamento dello Stato e valorizzare le tante diversità che esistono nel nostro Paese…». Ma come può responsabilmente accettare che la concorrenza tra le regioni aumenti ancora di più lo storico divario tra Nord e Sud?

 

Luciano Pilotti ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università degli Studi di Milano

Emilio Battisti già ordinario di Composizione Architettonica al Politecnico di Milano, pittore

Luca Beltrami Gadola direttore del periodico online Arcipelago Milano

Giancarlo Consonni professore emerito di Urbanistica al Politecnico di Milano, poeta

Veronica Dini avvocato esperta di diritto ambientale, beni culturali e paesaggio

Paolo Deganello architetto docente di Ecodesign all’ISIA di Firenze e all’ESAD di Matosinhos (Pt)

Stefano Levi Della Torre critico d’arte, saggista e pittore, laurea in architettura al Politecnico di Milano

Giuseppe Longhi già professore di Urbanistica presso lo IUAV, membro della Rete Europa-Asia 2050

Gianni Scudo già professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura al Politecnico di Milano

Graziella Tonon già professore ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano, poetessa

Lucia Tozzi studiosa di politiche urbane e giornalista, autrice del libro L’invenzione di Milano Cronopio

Guido Viale ambientalista, già membro del Comitato tecnico scientifico dell’ANPA (oggi ISPRA)

Marco Vitale economista d’impresa, già vicepresidente della Banca Popolare di Milano

Luca Bergo architetto, Architetto, membro del comitato scientifico di Forestami

 

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